#ChiNonLegge
Chi non legge diventa vecchio a vent’anni. Chi non legge dà sempre la colpa agli altri. Chi non legge ha un’opinione su tutto. Chi non legge viaggia poco (o male). Chi non legge fa le canzoni brutte.
Chi non legge ascolta le canzoni brutte. Chi non legge vive di luoghi comuni. Chi non legge ha un alfabeto interiore misero. Chi non legge ha un alfabeto esteriore ricco. Chi non legge non è curioso. Chi non legge dice che lavora troppo e non ha mai tempo per leggere. Chi non legge fa i salti mortali per le partite e le corse in televisione. Chi non legge ha poche cose da raccontare ai figli. Chi non legge ama le armi. Chi non legge vuole un grosso motore urlante sotto il culo. Chi non legge ed è un po’ carino, dopo un aperitivo non sa più di niente. Chi non legge e fa cacare è spacciato. Chi non legge parla solo di sé. Chi non legge non parte per Parigi da un giorno all’altro. Chi non legge dice che la paura va combattuta, non accolta. Chi non legge muore una volta sola. Chi non legge non si sfida. Chi non legge guarda i film dove bisogna ridere per forza. Chi non legge si sente invaso dal diverso. Chi non legge si fa comandare. Chi non legge a sessant’anni se ne pente. Tanto. Chi non legge non fa carriera. Chi non legge banalizza i sentimenti. Chi non legge scrive i messaggi con la punteggiatura da impiccagione fulminante. Chi non legge non sa ridisegnare l’orizzonte delle cose. Chi non legge è solo. Per davvero. Chi non legge non percepisce il flusso della Storia. Chi non legge dice che l’algebra non serve a niente per fare la spesa. Chi non legge ha il ceffone facile. Chi non legge dice che è impossibile ascoltare metal, classica e pop nello stesso quarto d’ora. Chi non legge non si rinnova. Chi non legge dice che i tagli di Fontana era capace a farli anche lui. Chi non legge dice: «E chi cazzo è, Fontana?». Chi non legge prende una ferie perché la squadra del cuore ha perso il derby e ha paura di essere preso in giro dai colleghi. Chi non legge non crede che gli altri possano pensarla diversamente. Chi non legge è protagonista di una sola storia. Chi non legge usa tanti puntini di sospensione.
Chi non legge scrive male e dice: «L’importante è capirsi». Chi non legge pensa che la vittoria di una vita siano i soldi. Chi non legge chiede scusa malvolentieri. Chi non legge accorda mille attenuanti a se stesso e nessuna agli altri. Chi non legge dice in continuazione di avere un grandissima storia nel cassetto. Chi non legge non costruisce niente di nuovo. Chi non legge prende in giro chi legge e non sa bene perché (anzi, lo sa benissimo). Chi non legge dice che preferisce vivere, e poi passa la giornata sul fantacalcio. Chi non legge...
(Continui tu?)